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Il Mandala nella tradizione tantrica buddhista

"Il Mandala (parola sanscrita traducibile con ‘cerchio’) nell'esperienza tantrica buddhista rappresenta la frammentazione della coscienza attraverso i sensi nella visione di realtà erronee del sé dell'individuo e dei fenomeni. Allo stesso tempo il Mandala rappresenta la trasformazione di tali visioni erronee, delle tendenze distruttive dei difetti mentali emotivi negativi e il ritorno, attraverso il superamento dei sensi ordinari, all'esperienza non duale della percezione diretta della reale natura di tutti i fenomeni, chiamata anche natura di Buddha o natura della mente. Una tale esperienza è detta essere divina, ed è simbolicamente rappresentata da una figura divina all'interno del suo palazzo, il mondo fenomenico trasfigurato in una realtà di relazioni continuamente interdipendenti." [Filippo Lunardo]

 

 

 

Filippo Lunardo, tibetologo laureato all’Università Sapienza di Roma, ha conseguito il Dottorato di ricerca in studi Indologici e Tibetologici a Torino. Ha pubblicato articoli scientifici sulla Storia dell’arte tibetana, effettuando studi sul campo, principalmente in Ladakh. Ha collaborato con i Musei Vaticani per lavori di catalogazione e tenuto corsi sulla Storia dell’arte tibetana all’Università la Sapienza di Roma, dove è attualmente co-docente per la cattedra di Lingua e Cultura Tibetana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine da http://dianatrout.typepad.com/blog/2011/07/mandala_and_zentangles.html

Itaci art&cult

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